mercoledì 23 febbraio 2011

Animali estremi estremi rimedi- personale di Mattia Pajè

L'esposizione ci permette di entrare nell'universo istintivo di Mattia Pajè, universo magistralmente enunciato in questo modernissimo bestiario di animali che sembrano quasi usciti da un esperimento scientifico malriuscito: conigli spellati, giganteschi maiali a sei zampe, insetti antropomorfi, tutti rappresentati dinamicamente galleggianti nel vuoto come sotto formalina, come fossimo in un laboratorio in cui l'evoluzione darwiniana ha deviato il suo corso. Una macchina modellatrice di surrealismi, generatrice di creature pregne di una forte inquietudine primordiale, la quale si esprime nell'abbraccio delle forme definite da gesti nervosi e veloci di fusaggine; questa tecnica ci fa vedere i soggetti come squartati, messi a nudo: ne rimane in evidenza solo l'anima, come involucri fetali in cerca di un'identità. L'artista insomma “gioca” al Creatore, gonfiando gli esseri incompleti con sentimenti in via di sviluppo e, allo stesso tempo, numerandoli metodicamente con l'ora in cui l'opera è stata completata, quasi a sancirne ufficialmente la nascita, per dar loro modo di sentirsi liberi di vagare per il mondo.

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